La Compagnia Easy è in viaggio verso l’Austria e nel frattempo entra a Berchtesgaden, quartier generale nazista: si trovano infatti palazzi, statue e vessilli, ma nessun nemico. I soldati della Easy (in particolare il Capitano Speirs) si danno al saccheggio di tutto ciò che trovano di valore finché non viene dato loro l’ordine di salire sulla montagna sovrastante il villaggio e conquistare nientemeno che il Nido delle Aquile di Hitler. La compagnia si sposta ancora ed entra in Austria a Zell am See un posto paradisiaco sulle rive del Zeller See. Qui i soldati continuano a morire: come viene citato nel film hanno “armi, alcool e tempo”. Accidentalmente, per distrazione o per ubriachezza i morti aumentano, addirittura un soldato ubriaco spara in testa al sergente Chuck Grant dopo aver ucciso altri due. La serie si conclude prima con l’assegnazione in posti privilegiati di alcuni membri della compagnia, poi con una partita a Baseball in cui viene descritta la vita successiva alla guerra di altri componenti, infine con le solite interviste ai reduci in vita di cui finalmente vengono svelate le identità. Le parole conclusive della serie sono una citazione dell’Enrico V di Shakespeare (atto IV, scena III) da parte di Carwood Lipton, da cui viene tratto il titolo: