Donato, un manager musicale cialtrone, per sfuggire ai due sgherri di un boss a cui, per colpa della sua inefficienza, ha fatto perdere molti soldi, approfittandosi di una lettera dello zio vescovo si presenta al parroco di una chiesa di paese, Don Dino, vestito da prete, e finge di essere stato mandato lì dal vescovo come viceparroco. La chiesa di Don Dino è sempre vuota. I fedeli del paese frequentano, infatti, la chiesa nuova, retta da Don Gabriele, un prete ruffiano, che ci sa fare con la gente. L’arrivo di Donato inizialmente sembra il colpo finale per la chiesa di don Dino: Donato non sa da dove cominciare una messa, non ha mai confessato né sposato nessuno, la sola idea di fare un’estrema unzione lo spaventa. Don Dino comincia a litigare con Donato: sembra tutto meno che un prete. Ma a poco a poco, i modi stravaganti di Don Donato, la sua apertura mentale da “peccatore”, la sua mentalità da prete rock, cominciano ad attrarre i fedeli…