Siamo in piena emergenza Coronavirus. Un quarantenne, per paura di essere infettato dagli anziani genitori, vive rinchiuso in un tinello, in compagnia di uno schermo di computer, di una maschera antigas e della sua collezione di dvd, fra cui alcuni classici horror. Teme che il virus trasformi tutte le persone infettate in zombies, e si tiene sempre a portata di mano una mazza da baseball. “Mamma, se sarai infettata anche tu, io ti spaccherò la testa con questa, ma solo perché ti voglio bene”, le dice, in uno dei dialoghi separati dalla porta a vetri sul corridoio. Scopriremo che il nostro protagonista soffre di psicosi, di allucinazioni. È convinto che fuori dalla porta di casa non ci sia un virus, ma un gas chimico rilasciato dagli americani.