La vita di Rudolf Nureyev è un romanzo delle meraviglie. Quello di un giovane tartaro, nato in treno e in piena Siberia e impostosi radicalmente sulla scena internazionale. Considerato, a ragione, il più grande ballerino del XX secolo, Nureyev è stato tutto e ha toccato tutto con un’urgenza viscerale: dal barocco alla commedia musicale, dalla coreografia al cinema, dalla direzione d’orchestra alla danza contemporanea. Animale da palcoscenico, ha restituito il blasone al danseur, ridotto al ruolo di porteur, riequilibrando la coppia ballerino-ballerina, ha rimesso in sella il repertorio classico, ha costretto i suoi colleghi e le sue colleghe a superarsi per esistere al suo fianco, ha formato un duo da leggenda con Margot Fonteyn, ha creato con lei una nuova versione del Lago dei cigni, è diventato il più grande direttore dell’Opéra national de Paris, allargando il loro repertorio e facendo scoprire al mondo da questa parte del muro balletti sconosciuti.